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India: Kai Early Years, un campus della prima infanzia a Bengaluru

Kai Early Years, un campus della prima infanzia a Bengaluru, si basa su un ambiente di apprendimento che alimenta le esigenze di sviluppo dei bambini dai due ai sei anni attraverso una struttura coinvolgente di spazi di gioco esplorativi e comunicativi.


Architetti: Education Design Architects

Luogo: BENGALURU, INDIA

Nome del progetto: Kai Early Learning

Anno: 2019

Fotografie: Andre Fanthome


Situato a Whitefield, un quartiere urbano di Bangalore che ospita una comunità di giovani professionisti provenienti da tutte le parti del mondo, Kai Early Years si estende su circa 7300 mq, attualmente il più grande campus della prima infanzia in India. Il campus è costituito da due dipartimenti funzionanti in modo indipendente: il Centro di apprendimento e il Centro comunitario – un grande parco giochi ombreggiato tra questi due edifici costituisce il cuore funzionale e sociale.

Il Centro ospita pod di apprendimento, spazi attività e spazi amministrativi. I pod di apprendimento e le zone di attività formano insieme il blocco scolastico, una distesa a flusso libero divisa per attività e utilizzo, piuttosto che tipiche divisioni basate sull’età.

Questi spazi permeabili comprendono la zona creativa, la zona cognitiva, gli spazi di lettura e narrazione e le zone d’arte; situati in periferia si trovano la sala della musica, il teatro e la scuola di danza. Il Centro comunitario ospita strutture di asilo nido e spazi di ricerca per metodologie educative dei primi anni.

La struttura a due piani è priva di linee e profili netti, favorendo i profili curvi per avvolgere i “pod di apprendimento” interconnessi; l’involucro ondulato della facciata fornisce anche sottili segnali di movimento all’interno del campus. Una pergola con bordi a feritoia forma l’involucro secondario rispetto alla forma costruita a livello del suolo, seguendo vagamente la linea di costruzione e creando spazi a circolazione libera sotto.

Lo schema di progettazione si basa sull’interazione dinamica tra interno ed esterno per creare un ambiente di apprendimento olistico: i pod si riversano su piattaforme di apprendimento e aree di attività all’aperto lungo la periferia dell’edificio, bassi livelli di davanzale mantenuti attraverso la struttura assicurano interconnessioni visive coerenti e corridoi con ripiani in vetro e coperture a membrana su spazi esterni condivisi assicurano che gli studenti possano avventurarsi all’aperto sempre.

Questa interazione è rafforzata dall’uso strategico di piante da fiore autoctone e alberi da frutto per allineare gli spazi circolatori e le aree di gioco all’aperto, come supporto didattico per i bambini, nonché per il controllo visivo e ambientale.

I materiali usati, legno e gesso bianco, continuano negli interni, creando un’esperienza spaziale calda e congrua con barriere fisiche o visive minime; pareti divisorie acustiche autoportanti e modelli distinti di soffitti e pareti segnano i confini di ogni zona – sviluppando abilità di riconoscimento visivo tra gli studenti senza creare spazi chiusi. Il design è anche sensibile alle esigenze emotive dei bambini e offre angoli accoglienti per un uso solitario che possono essere utilizzati per la lettura silenziosa, il gioco individuale.

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