Nella primavera del 2018, dice l’architetto, abbiamo visitato questo “cortile” coperto da una tettoia di circa 200 metri quadrati. Bisogna attraversare un vicolo per entrare nel cortile. L’intero sito è come una valle, circondata da edifici, solo il lato nord è relativamente aperto. Ho cercato di trovare il rapporto tra questo cortile e il centro storico circostante. Il cortile si chiama Zisheng e si trova nella città vecchia di Pechino.
Architetti: Studio Jiejie
Posizione: Distretto di Xicheng, Pechino, Cina
Nome: Beijing Zisheng Courtyard
Superficie: 140 mq
Anno del progetto. 2018
Fotografie. Ripei Qiu
Dal tetto di un edificio posto a Sud alto 8 metri, si vedono i tetti disordinati del tradizionale cortile quadrangolare di Pechino che si estendono continuamente fino alla porta di Desheng, proprio come lo scorrere dell’acqua. Tuttavia, a causa di superfetazioni sono presenti numerosi edifici di varie forme.
Queste relazioni interessanti, continua il progettista, sono l’inizio del mio pensiero e del mio design: pensare ai tetti come onde, costruire un gruppo di case che crescono sulle onde.
Partendo da questa immagine, l’architetto divide il processo di trasformazione dell’intero edificio in “cinque passi”. L’inizio della composizione è costruire la grande forma dell’ “onda”. Il secondo è l’onda terrestre, che rafforza il concetto e costituisce la base della piattaforma dell’edificio.
I successivi due passi sono i lunghi padiglioni, che formano il tono principale dell’immagine. Il lungo padiglione è la casa stessa. La combinazione spaziale tra i vari padiglioni costituisce la disposizione principale dell’edificio e costituisce anche la grande cornice del quadro.
Infine, il posizionamento della “Foresta a strati” è un processo di rappresentazione e perfezionamento dell’immagine. È principalmente composto da porte e piante. Le porte sono imitazione della foresta e le piante sono foresta. La porta verticale si intreccia con il pino e il bambù i per formare una foresta a strati nell’onda.
La pittura è una delle forme più dirette, dotata di funzioni espressive, in grado di trasformare l’architettura, attraverso un atto di realizzazione e di creazione, da immaginifica a reale.
