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Donne in architettura: Nina Alexandrovna Aleshina (1924 – 2012) – di Carlo Gibiino

Le donne hanno sempre dimostrato la loro passione e il loro talento per il design e l’architettura in una professione dominata dagli uomini. È paradossale che persino nel XXI secolo l’architettura possa ancora rappresentare un percorso di carriera impegnativo per le donne, e l’ineguaglianza di genere continua ad essere motivo di preoccupazione. Il ruolo che le donne hanno giocato nell’architettura è stato storicamente trascurato e la rigida struttura della società ha schiacciato i loro contributi tendendo a trascurali. Tuttavia, ci sono donne architette che, sfidando i pregiudizi della professione, hanno avuto un profondo impatto sull’architettura come la conosciamo oggi. In questa nuova rubrica celebriamo donne il cui impatto nel mondo dell’architettura è incommensurabile. Hanno aperto la strada a generazioni di architetti donne e hanno dato un grande contributo all’architettura internazionale. La lista, ovviamente, non è esaustiva e molti nomi importanti possono essere lasciati fuori e per ciò chiedo venia.

Questa rubrica vuole solo essere una piccola finestra su una lunga lista di leggendarie donne in architettura.

Bulvar Rokossovskogo platform, Mosca, 1990, foto: Mikhail (Vokabre) Shcherbakov
  1. Nina Alexandrovna Aleshina (1924 – 2012)

Nina Alexandrovna Aleshina è stata un architetto russo e capo del dipartimento di design Metrogiprotrans per la metropolitana di Mosca per un decennio. È stata a capo del progetto di diciannove stazioni del sistema della metropolitana. Fu insignita di numerosi riconoscimenti durante la sua carriera, inclusa la designazione nel 1985 di Honored Architect della Repubblica socialista federativa sovietica russa.

Oktyabrskaya Metro Station, Mosca, 1962 foto: A.Savin (Wikimedia Commons • WikiPhotoSpace)

Nina Alexandrovna nacque il 17 luglio 1924 a Mosca, Repubblica socialista federativa sovietica russa, Unione Sovietica. Era la nipote dell’arciprete della Chiesa della Resurrezione di Cristo a Tarusa, Nikolai Uspensky, e sua moglie Nadezhda Danilovna Yakhontova. Si è diplomata alla scuola di musica nello stesso anno in cui è avvenuta l’invasione tedesca della Russia. Ha studiato pianoforte, prima di studiare architettura al Moscow Institute of Architecture sotto la tutela di Boris Mezentsev, diplomandosi nel 1950.

Kuznetsky Most Metro Station, Mosca, 1975 foto: A.Savin (Wikimedia Commons • WikiPhotoSpace)

Aleshina ha iniziato la sua carriera nel laboratorio di Alexey Dushkin, lavorando a disegni per la ristrutturazione della stazione di Novoslobodskaya. Ha progettato il vestibolo della stazione. È stato il primo progetto dei venti a cui è stata coinvolta per la metropolitana di Mosca.

Marksistskaya Metro Station, Mosca, 1979 foto: Mikhail (Vokabre) Shcherbakov from Moscow, Russia – Marksistskaya

Alla fine dell’era di Khrushchev, Aleshina quasi smise di lavorare sui progetti della metropolitana, ma in seguito cambiò idea.  Dal 1981 al 1991, Aleshina ha lavorato come capo architetto dell’Istituto di Metrogiprotrans. Era difficile, dato che era a capo del dipartimento di design dell’intero sistema metropolitano. Aleshina visitava i cantieri ogni giorno per tenere insieme architetti e costruttori e aveva una reputazione di perfezionista, ed era anche molto rispettata dagli ingegneri e dai capisquadra con cui lavorava. Nella sua successiva carriera, Aleshina ha scritto una storia, documentando i dettagli del design e le caratteristiche uniche di ogni stazione nel sistema di metropolitana per il Moscow Heritage Committee.

Chkalovskaya Metro station, Mosca, 1995, foto: Limitchik

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