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Londra: Will Alsop progetta un centro scientifico che si ispira alla cellula neuronale

Da quando il Center of the Cell (CotC) ha aperto, nel 2009, ha svolto uno straordinario lavoro invogliando i bambini a studiare scienze e ad accedere all’istruzione superiore. Avendo uno spazio insufficiente, gli organizzatori erano costretti a presentare gli spettacoli scientifici in altri spazi.


Architetti: aLL Design

Luogo: Londra, Inghilterra

Nome: Neuron Pod

Area: 84 mq

Anno di progetto: 2019

Fotografie: Jonathan Cole


Neuron Pod fornisce lo spazio necessario per ospitare iniziative ed eventi. Consente a CotC di espandere il loro campo d’azione, offrendo anche sessioni per adulti. Neuron Pod è stato specificamente progettato per incuriosire e ispirare la prossima generazione di scienziati.

Progettato secondo diverse direttrici estetica, funzionalità, edificabilità e costo, l’edificio risulta avere una forma che incuriosisce.

Il Neuron Pod è una struttura esterna autoportante di 10 metri di altezza e 23 metri di lunghezza, collegata tramite un ponte al centro dello spazio attuale. È stato progettato dal defunto architetto Will Alsop, creatore del Pod esistente e del circostante edificio dell’Istituto Blizard.

E’ stato progettato pensando alle immagini di una cellula nervosa, seguendo i quattro baccelli all’interno dell’edificio principale, ciascuno ispirato alla scienza cellulare. “Oltre ad essere una forma interessante, la cellula neuronale era particolarmente adatta per uno scopo di coinvolgimento della comunità dato che il ruolo di un neurone è quello di trasmettere informazioni.”

Il direttore del centro, il professor Fran Balkwill, ha dichiarato: “Siamo tutti molto entusiasti di Neuron Pod: questo edificio unico consentirà di migliorare il suo potenziale e offrire molto di più ai visitatori. Fornendo uno spazio multifunzionale per spettacoli di scienze dal vivo, workshop pratici, esperimenti, dibattiti, film e mostre, continueremo a comunicare gli ultimi progressi nella ricerca medica e a massimizzare il numero di persone coinvolte nell’argomento”.

Il baccello in acciaio è coperto da centinaia di filamenti che sembrano peli. Questi peli sono illuminati usando fibre ottiche alimentate da proiettori luminosi all’interno del pod.

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