L’enorme edificio è stato rigenerato ed adibito a spazio multifunzionale. Le parti superflue sono state abbattute, ed il sistema spaziale interno riprogettato. Tutto ciò che era stato costruito nella precedente trasformazione illegale è stato ovviamente smantellato, lasciando solo le travi originali e il tetto, su cui sono stati introdotti tre nuovi lucernari per far entrare più luce naturale.
Architetti: PROJECT
Luogo: Yangzhou, provincia di Jiangsu, Cina
Nome: Yangzhou Ideen Creativity Community
Area: 8.800 mq
Anno: 2018
Fotografie: UNITÀ
Così, uno spazio a tripla altezza che attraversa tutto l’edificio da nord a sud, viene creato al centro dell’edificio, enfatizzando l’esistenza di questa zona. Attraverso questo percorso cerimoniale, la percezione dell’edificio è stata notevolmente migliorata e i conflitti urbani tra Nord e Sud sono stati mitigati.
L’edificio originale, lo scheletro in cemento precedentemente aggiunto, i nuovi lucernari e la facciata continua in acciaio inossidabile sono stati collocati nello stesso spazio in un modo reciprocamente rispettoso, orchestrando una conversazione tra vecchio e nuovo. L’intero edificio è avvolto da piastre di acciaio corten e piastre in acciaio inossidabile per formare un’estetica uniforme e accattivante.
Al secondo piano viene introdotta una strada interna circolare che funziona non solo come corridoio, ma anche come Galleria d’arte, mostre e persino fiere. È anche una metafora che ingloba gli spazi interni e le attività urbane, contribuendo alla vitalità cittadina.
Il terzo piano è diviso dalla terrazza sul tetto dell’asse centrale in due uffici separati. La terrazza sul tetto aperta è adatta per ospitare cocktail party, film all’aperto, feste, barbecue e altre attività. La terrazza si sviluppa gradualmente verso sud, conducendo le persone verso il ponte di osservazione da dove è possibile ammirare il tempio di Dawang, il canale e lo skyline della città, tutti insieme dipingono un’immagine della città contemporanea ricca di risorse storiche.
Nel contesto del canale, selezioniamo con cura ma con coraggio, dicono gli architetti, una varietà di materiali, cercando di stabilire un dialogo tra architettura e natura, tra persone e ambiente, portando un po’ di senso del rituale, di raffinatezza, lasciando vivere l’edificio facendolo riemergere dopo essere stato a lungo nascosto.
