Donne in architettura Home Le Rubriche

Donne in architettura: Eva Franch i Gilabert (1978) – di Carlo Gibiino

Le donne hanno sempre dimostrato la loro passione e il loro talento per il design e l’architettura in una professione dominata dagli uomini. È paradossale che persino nel XXI secolo l’architettura possa ancora rappresentare un percorso di carriera impegnativo per le donne, e l’ineguaglianza di genere continua ad essere motivo di preoccupazione. Il ruolo che le donne hanno giocato nell’architettura è stato storicamente trascurato e la rigida struttura della società ha schiacciato i loro contributi tendendo a trascurali. Tuttavia, ci sono donne architette che, sfidando i pregiudizi della professione, hanno avuto un profondo impatto sull’architettura come la conosciamo oggi. In questa nuova rubrica celebriamo donne il cui impatto nel mondo dell’architettura è incommensurabile. Hanno aperto la strada a generazioni di architetti donne e hanno dato un grande contributo all’architettura internazionale. La lista, ovviamente, non è esaustiva e molti nomi importanti possono essere lasciati fuori e per ciò chiedo venia.

Questa rubrica vuole solo essere una piccola finestra su una lunga lista di leggendarie donne in architettura.

Eva Franch i Gilabert
  1. Eva Franch i Gilabert (1978)

Ha iniziato i suoi studi superiori presso la School of Architecture di Barcellona nel 1996, dove ha concluso con il massimo dei voti il ​​suo Master in Architettura nel 2003. Tra il 2001 e il 2002 ha fatto uno scambio di studi nei Paesi Bassi presso l’Università di Delft. Nel 2004, ha fondato il suo studio professionale OOAA (Office Of Architectural Affairs), occupandosi di vari progetti di tipo privati e pubblici.

Negli ultimi otto anni, Eva Franch i Gilabert è stata un punto di riferimento nel circuito del design di New York. Essendo la più recente direttrice e curator di Storefront for Art and Architecture, la storica galleria SoHo disegnata da Vito Acconci e Steven Holl, Franch ha direzionato e plasmato il dibattito pubblico su questioni alternative che mettono in luce il rapporto inscindibile tra arte concettuale, design e pratica professionale.

Secondo la visione di Franch, gli edifici e le strutture non sono che una traccia di un vasto campo sperimentale. Da quest’anno è anche direttrice della Architectural Association di Londra – l’alma mater di architetti influenti come Amanda Levete, Peter Cook, Rem Koolhaas e innumerevoli altri – nonché la più giovane e prima donna direttrice dell’istituzione.

Eva Franch ha curato progetti internazionali e ha ricevuto numerosi premi e borse di studio. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale presso il FAD di Barcellona, ​​la Biennale di Architettura di Venezia, il Vitra Design Museum e la Biennale di Architettura di Shenzhen.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *