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Donne in architettura: Frida Escobedo (1979) – di Carlo Gibiino

Le donne hanno sempre dimostrato la loro passione e il loro talento per il design e l’architettura in una professione dominata dagli uomini. È paradossale che persino nel XXI secolo l’architettura possa ancora rappresentare un percorso di carriera impegnativo per le donne, e l’ineguaglianza di genere continua ad essere motivo di preoccupazione. Il ruolo che le donne hanno giocato nell’architettura è stato storicamente trascurato e la rigida struttura della società ha schiacciato i loro contributi tendendo a trascurali. Tuttavia, ci sono donne architette che, sfidando i pregiudizi della professione, hanno avuto un profondo impatto sull’architettura come la conosciamo oggi. In questa nuova rubrica celebriamo donne il cui impatto nel mondo dell’architettura è incommensurabile. Hanno aperto la strada a generazioni di architetti donne e hanno dato un grande contributo all’architettura internazionale. La lista, ovviamente, non è esaustiva e molti nomi importanti possono essere lasciati fuori e per ciò chiedo venia.

Questa rubrica vuole solo essere una piccola finestra su una lunga lista di leggendarie donne in architettura.

  1. Frida Escobedo (1979)

Frida Escobedo è un architetto messicano. Ha conseguito una laurea in Architettura e Urbanistica presso l’Università Iberoamericana di Città del Messico e un Master in Arte, Design e Public Domain presso la Harvard Graduate School of Design (GSD). Nel 2003 fonda lo studio di architettura Perro Rojo con Alejandro Alarcón.

La Tallera, Mexico, 2010, foto Rafael Gamo

Nel 2006 fonda il suo prorpio studio di architettura. Nel 2008, è stata selezionata per il Young Architects Forum organizzato dalla Architectural League di New York. Dal 2007 al 2010 è stata insegnante di design presso l’Università Iberoamericana. Il lavoro di Escobedo è stato selezionato per essere presentato al Padiglione del Messico per la Biennale di Venezia e al Centro Culturale Missionario di Latino Arts a San Francisco. Inoltre, presenterà la sua prima mostra personale a LIGA, a Città del Messico.

Serpentine Pavilion, Londra, 2018, foto Iwan Baan

Nel 2018, divenne l’architetto più giovane a lavorare sul Serpentine Pavilion. Il suo lavoro di architettura comprende progetti come il cortile di La Tallera a Cuernavaca, mentre le sue imprese artistiche possono essere viste in luoghi come il Museo Experimental el Eco a Città del Messico o il Victoria & Albert Museum di Londra. Frida è stata nominata tra i 30 migliori architetti più influenti di Londra da archdaily.com per il suo lavoro nel Serpentine Pavilion.

The Mexico in the V&A’s, London Design Festival 2014. Foto Ed Reeve
ECO Pavillion, Messico, 2010. Foto RAFAEL GAMO FASSI

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