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Bolzano: un rifugio alpino pensato come una scultura omogenea che utilizza materiali locali

Peter Pichler Architecture, in collaborazione con Arch. Pavol Mikolajcak, ha vinto un concorso per progettare un nuovo rifugio a 2.000 m nelle Dolomiti italiane nel 2015. Il nuovo rifugio ospita un ristorante e si trova accanto alla stazione della funivia di Oberholz a Obereggen con collegamento diretto alla pista da sci.


Architetti: Pavol Mikolajcak, Peter Pichler Architettura

Luogo: Provincia di Bolzano – Alto Adige, Italia

Anno: 2015

Fotografie: Oskar Dariz


La struttura a sbalzo cresce dalla collina come un albero caduto con tre rami principali che creano una simbiosi con il paesaggio. Ognuno di loro è rivolto verso le tre montagne circostanti più importanti. Alla fine dei rami una grande facciata in vetro incornicia le montagne circostanti dall’interno della capanna. La forma inclinata del tetto si ispira alle tipiche capanne della zona, mentre il tetto ramificato e gli interni strutturali complessi esprimono una nuova e contemporanea interpretazione del classico rifugio.

L’interno è definito da una struttura in legno complessa, curvilinea e visibile che gradualmente sfuma nei muri e crea le cosiddette “nicchie” per l’intimità. Potrebbe anche essere vista come una nuova interpretazione open space della classica “Stube”, ben nota nelle strutture tipiche della zona.

Tutto l’edificio è costruito in legno: elementi strutturali e interni in abete, la facciata in larice, mobili in rovere, tutti i legni tipici della zona. Una scultura omogenea con materiali locali.

Il piano terra del rifugio è costituito dal ristorante principale / area lounge. Il bar si trova vicino all’ingresso ed è direttamente collegato al ristorante. Al piano terra si trovano anche la cucina e il magazzino per la conservazione degli alimenti. I servizi igienici principali, la sala del personale e i servizi tecnici si trovano al piano -1. Lo spazio esterno è definito da una grande terrazza orientata verso sud-ovest.

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