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Milano: una nuova tecnologia crea paesaggi sonori

Questa installazione utilizza vetro sonoro, una tecnologia sviluppata da AGC Asahi Glass e presentata in precedenza alla Milano Design Week 2018. Durante questo evento a Milano, in Italia, è stato creato un nuovo “paesaggio sonoro” all’interno di un vecchio magazzino della stazione di Milano Centrale.


Architetti Mandai Architects

Luogo  Milano, Italia

Area 290,0 m2

Anno  2018

Fotografie Akihide Mishima


Il vetro che genera il suono incorpora un design nuovo che utilizza uno speciale strato intermedio tra gli strati di vetro. Quando si utilizza questo materiale come trasduttore per generare suoni, proprio come il diaframma di un diffusore, il design innovativo attenua le caratteristiche di risonanza intrinseca del vetro e produce suoni chiari e nitidi.

Progettata utilizzando vetro trasparente e la natura intangibile del suono, questa mostra cattura un momento nel tempo in cui un singolo foglio di vetro si è frantumato in una serie di frammenti dispersi nell’aria, facendo sentire ai visitatori come se il tempo si fosse fermato. Ciascuno dei 35 fogli di vetro sparsi in questo spazio emette un suono di natura diversa, che viene trasmesso attraverso un’impostazione audio multi-sorgente.

Proprio come quando si fa una vera passeggiata nella natura, questa mostra offre un paesaggio sonoro multistrato in cui i suoni possono essere percepiti in modo diverso a seconda della posizione in cui vengono ascoltati, oltre a fornire a ciascun visitatore una scena diversa da sperimentare. Un visitatore, ad esempio, può sentire il canto degli uccelli, mentre un altro sente i suoni delle onde che si infrangono da qualche parte al di sotto, che si combinano per creare “luoghi” invisibili di suono all’interno dello spazio generale. Le sorgenti sonore per i suoni della natura usati in questo spazio sono tutte prese dalle registrazioni sul campo, e il tema principale dell’esposizione è il “ciclo dell’acqua”, in cui il vapore acqueo si trasforma in goccioline d’acqua che poi fluiscono fino a raggiungere l’oceano.

Per questa installazione è stata adottata una configurazione progettuale speciale: per trasmettere visivamente il suono, emesso dal vetro stesso, il trasduttore (la sorgente sonora) di ciascuna unità è stata installata in una posizione diversa dal frammento di vetro, e le vibrazioni trasmesse attraverso un filo sottile al materiale (simile a come funziona un telefono di latta collegato tramite filo). Il risultato è un’impressionante configurazione dei diffusori in cui il suono sembra essere emesso da frammenti di vetro sospesi nell’aria.

Chiudendo gli occhi e prendendo in considerazione i vari suoni trasmessi attraverso il medium di vetro, è possibile “vedere” i paesaggi e le immagini esterne solo attraverso le sensazioni uditive.

 

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