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Francia: un incubatore d’impresa innovativo costruito in terra e legno

A Saint-Clair-de-la-Tour, l’incubatore d’impresa “Le Cap” è uno strumento di strutturazione per lo sviluppo economico. Rivolto a giovani imprenditori, ospita, uffici, spazi di coworking e workshop per i creatori di aziende.


Architetti Hors les Murs Architecture, Reach & Scharff Architectes

Luogo Saint-Clair-de-la-Tour, Francia

Area 1000 m2

Anno 2018

Fotografie Kevin Dolmaire


Gli architetti, Reach & Scharff Architects e Hors les Murs Architecture, aiutati da un team di ingegneri specializzati, hanno affrontato la sfida di un approccio esigente e innovativo; e hanno progettato un edificio in terra e legno che si distingue per il suo approccio innovativo.

L’eco-distretto di La Corderie è un progetto territoriale con un misto di alloggi, uffici, laboratori artigianali e parco. In questo contesto, Le Cap, edificio compatto e omogeneo, gioca una chiara partizione. Due volumi separati (uno per gli uffici, l’altro per i laboratori) sono collegati da una strada centrale, aperta sul parco, destinata a diventare uno spazio di aggregazione ed esposizione.

Le Cap promuove gli scambi tra giovani imprenditori e rompe l’isolamento di tutti grazie alla diversità degli spazi proposti (uffici condivisi). È più che un alloggio, ma anche uno strumento di informazione e supporto per la creazione di aziende; che avrà l’ambizione di esibirsi in tutto il territorio del Dauphiné.

 

 

Di fronte alle aspettative dei materiali locali e del know-how, il team ha proposto con un edificio di terra e legno. Una base in ghisa supporta un telaio e un pavimento in legno. I materiali provengono tutti da imprese locali situate a meno di 30 chilometri dal sito.

Il materiale utilizzato, la terra, è stato scelto come riferimento per una regione in cui l’architettura del vernacolare in pisé (terra battuta francese) è particolarmente ricca. L’utilizzo del processo cast-earth ha permesso di utilizzare un materiale ancestrale con metodi di implementazione contemporanei, molto vicini al cemento convenzionale; e quindi più veloce e meno costoso.

La terra utilizzata proviene dal sito (30%), a cui vengono aggiunti sabbia e alcuni alimenti. Le pareti vengono travasate con un olio vegetale, quindi messe sotto cura per non penalizzare il tempo di essiccazione ed evaporazione dell’acqua contenuta nella terra.

Questo progetto ha la volontà di essere un segnale per il futuro distretto culturale, portando dinamismo imprenditoriale ed concept progettuale innovativo.

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