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Cina: un ponte pedonale rinnovato nel rispetto delle tradizioni locali

Il progetto è consistito nel rinnovare un ponte esistente come parte del progetto di rivitalizzazione del villaggio di Beipo, nelle montagne di Qinba, nella provincia di Chongqing. Il ponte esistente è stato costruito dalla comunità locale per fornire l’accesso al villaggio. Quando la nuova strada fu costruita lungo il fiume, il ponte fu gradualmente abbandonato.


Architetti f.i.t

Luogo Beipo Village, distretto di Yanhe, contea di Chengkou, Cina

Area 19.0 m2

Anno 2018

Fotografie Jingwei Zhou


E’ stato costruito in moduli prefabbricati e assemblati in loco. Non solo riduce il budget per la manodopera, ma riesce anche a mantenere lo standard con una supervisione minima in loco. Come risultato, il ponte è stato costruito in 43 giorni, inclusi 30 giorni di prefabbricazione e 2 giorni di assemblaggio.

Dopo l’indagine sul sito, gli architetti decidono di preservare il ponte e di intervenire solo con strutture leggere. Ogni unità spaziale è costituita da una panca e da un “ombrello” formato in modo che la sagoma della struttura incapsula uno spazio che consente ai visitatori di godere delle splendide viste verso l’esterno. L ‘”ombrello” fornisce un riparo dal tempo e le panchine con lo spazio intermedio creano un ritmo che rallenta i passeggeri per godersi il panorama.

Inoltre, il tetto invertito raccoglie l’acqua piovana, che simboleggia la “fortuna” nella cultura locale. Quando piove, l’acqua gocciola lungo la catena nel pozzo con ghiaia e affonda nel sistema di drenaggio. Un tubo all’interno della struttura in acciaio si scarica anche quando piove abbondantemente.

Il ponte originale è stato costruito collettivamente dagli abitanti del villaggio. Per onorare la tradizione, l’intervento è l’aggregazione di sei singole unità che formano un tetto continuo. Dopo il rinnovamento, il ponte è diventato un’infrastruttura di tipo sociale e fisica per la comunità in cui i residenti possono socializzare.

La scelta del materiale ruota intorno a una essenza locale di bambù, la Phyllostachys nidularia.  I progettisti hanno inoltre scelto di utilizzare anche altri materiali quali il calcestruzzo fuso, i tubi di acciaio che ricordano l’aspetto del bambù e la piastra sempre in acciaio per proteggerlo dagli agenti atmosferici. Ne risulta un intervento misto tra passato e presente, per nulla invasivo ed in armonia con il contesto naturale circostante.

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