Nel villaggio di Horbelev sull’isola di Falster, in Danimarca, c’era una scuola in disuso animata da club sportivi e associazioni culturali locali. Non c’era un grande spazio comune che potesse creare un centro per la moltitudine di attività ed essere un elemento identificativo per l’area locale. WERK ha trasformato i vecchi edifici scolastici in una casa della cultura; un’estensione circolare lega gli ex edifici scolastici in un unico centro aperto, accessibile e comune.
Architetti WERK
Luogo Horbelev, Danimarca
Area 1000.0 m2
Anno 2013
Fotografie Santiago de la Vega
La visione era di concentrarsi sulla vita culturale e migliorare le interazioni sociali tra i diversi tipi di utenti come un modo per rafforzare l’interazione sociale nella comunità. Nel nuovo spazio comune le persone possono vedersi attraverso il cortile e incontrarsi ed essere ispirati mentre camminano attraverso diverse attività e diversi gruppi di persone. Horbelev Kulturgård (casa della cultura) è un edificio aperto e flessibile che, nel suo design, ospita una varietà di funzioni e attività culturali e consente loro di fluire insieme in una sovrapposizione di ispirazione.
Con il soffitto a cielo aperto, il Kulturgården nel cuore dell’edificio, è destinato alle attività quotidiane, ma anche per feste e concerti. La nuova connettività tra gli edifici consente alla comunità di trarre beneficio da una sovrapposizione casuale che si crea semplicemente passando l’un l’altro nella vita di tutti i giorni, oppure riunire tematiche ed eventi più grandi. Le facciate storiche degli edifici esistenti sono state aperte alla nuova estensione per ottenere un insieme coerente e la massima visibilità tra le funzioni. Il cortile aperto e flessibile al centro dell’edificio ha il cielo come soffitto, fisicamente e metafisicamente.
La casa della cultura è come uno spazio progettato per tutti, uno spazio in cui puoi ascoltare praticare musica dalle rock bands degli adolescenti, partecipare a una partita di bingo, provare un nuovo sport o giocare con i bambini dopo la scuola. Questo raggruppamento consente a Kulturgårdens di fluire e sovrapporre le varie funzioni.
La cucina e la nuova caffetteria rappresentano lo spazio centrale. Si trova nella transizione tra l’ex scuola e il nuovo edificio e crea un collegamento tra le diverse attività nell’edificio, magari facendo una pausa per una breve chiacchierata.
Un intervento invitante e onesto, la morbidezza dell’edificio offre la massima visibilità e trasparenza, mentre crea contrasto con gli edifici esistenti. Racconta la storia del luogo e del processo culturale. Kulturgården funziona quasi come una centrifuga culturale, invitando la varietà di utenti a mescolare e imparare gli uni dagli altri. La struttura in legno a vista offre un’espressione invitante, intima e onesta con riferimenti alle foreste circostanti.