Brick Curtain ‘è un piccolo edificio per uffici a Karnal, una città nello stato di Haryana, in India. L’ufficio doveva essere trasferito da una trafficata strada commerciale a una zona residenziale senza un grande carattere architettonico. L’intervento doveva essere sottile ma audace nella sua identità. Lo spazio ufficio doveva essere costruito come annessa alla residenza, per una famiglia di dottori commercialisti. Lo spazio identificato era una terrazza di 75 m2 al primo piano e una piccola porzione del giardino a terra. Il sito avendo una forma ad angolo permetteva due entrate indipendenti, una per la residenza e l’altra per l’ufficio. La nuova struttura doveva ospitare tre cabine, una postazione di lavoro per otto-dieci dipendenti e una sala d’attesa.
Architetti Firki Studio
Luogo Karnal, Haryana, India
Area 80.0 m2
Anno 2018
Fotografie Firki Studio
Il vincolo di 3,5 mx 20 m come proporzione del sito non consentiva molte possibilità in termini di zonizzazione e layout delle funzioni dell’ufficio. Il committente richiedeva che le postazioni di lavoro e le cabine si trovassero nelle immediate vicinanze e, di conseguenza, queste funzioni venivano assegnate al primo piano, mentre il piano terra ospitava la sala d’attesa. Lo spazio attira luce naturale e ventilazione da un lucernario, oltre alle aperture anteriori e posteriori.
Una corte paesaggistica a doppia altezza che confina con la sala d’attesa della reception segna l’ingresso in ufficio, che si presenta come una piacevole sorpresa. Il paesaggio naturale del cortile ricorda il giardino originale. Lo spazio di transizione a doppia altezza visivamente estende la corte del paesaggio al cielo esaltando la relazione esterno/interno. L’ufficio ben illuminato è accentuato dalla sua tavolozza di colori chiari e gioca con elementi semplici di mobili, composizioni di luci e ombre per creare un ambiente di lavoro caldo e moderno.
In contrasto con gli spazi interni, l’esterno è terroso e robusto nella sua estetica. Una facciata di 3,5 mx 7,5 m sul lato ovest è l’unica interfaccia che l’edificio ha con la strada, mentre una piccola porzione sul lato nord interagisce con il giardino della casa esistente. E’ stato messo in risalto il gesto di una persona “che entra dalla strada spostando una tenda”. Questo intento è determinato da una superficie che si incurva e si arriccia come un tessuto.
Il materiale facilmente disponibile come il mattone consente in elevazione di essere formosa e allo stesso tempo di mantenere l’espressione dinamica. Un sistema ripetitivo di posa dei mattoni è stato utilizzato per consentire ai muratori locali di creare con cura la rotazione di 90 gradi sull’intera altezza della facciata. Il resto dell’elevazione è stato sviluppato come una composizione in mattoni e trame che completano il muro curvo. L’elevazione funge da soglia tra la strada e la corte interna e dà una nuova identità a un’azienda di 30 anni che si sarebbe potuta perdere nel processo di ricollocazione.