L’edificio situato a Yangshan, Wuxi, è il primo complesso pastorale in Cina. Situata nella provincia di Jiangsu, nel sud della Cina, la città di Yangshan è famosa per la coltivazione di deliziose pesche dolci come il miele nei sobborghi della famosa città di Wuxi, lungo la costa del lago Taihu. Come punto di riferimento del complesso, l’Aula Magna del Nuovo edilicio si trova nel cuore del parco, perfettamente integrato nello scenario pastorale, sembra quasi che cresca “letteralmente” dal terreno.
Architetto: SYN architects
Luogo: Yangshan Town, Wuxi, Jiangsu, China
Area: 1618 m2
Anno: 2014
Composto da tre aree distinte, l’interno del locale, l’area ricreativa all’aperto e un’estensione verso un vasto paesaggio verde; la costruzione copre un’area di 1.618 metri quadrati. Dato che la posizione era originariamente una foresta di bambù; l’architetto Mr. Zou Yingxi ha rispettato le fondamenta dell’area, per stabilire un dialogo tra l’Aula Magna e l’ambiente circostante attraverso l’uso di materiali ecologici, esprimendo e rafforzando il significato alla base del “Luogo” nelle caratteristiche costruttive.
L’edificio mostra una forma triangolare irregolare. Osservato da lontano, il suo corpo integra le sezioni interne ed esterne della sala conferenze in una struttura grigia che si trova al centro della vista del parco. Allo stesso tempo, il contorno dell’area occupata dalla struttura è uguale all’ipotenusa del suo triangolo. Le sezioni superiore e inferiore sono collegate con steli di bambù, come elementi incrociati che formano una forma iperbolica progettata per penetrare la linea di visione, formando uno spazio trasparente con un’atmosfera pulsante. In questo modo, da ogni punto di vista, la sala conferenze presenta caratteristiche di modellazione uniche e adeguatamente bilanciate.
“Leggerezza” è la parola chiave del progetto. Da un lato, l’edificio è costituito da una struttura in acciaio; gli elementi ad arco sul livello superiore rendono il tetto ancora più trasparente per “lasciare il posto al cielo”. Allo stesso tempo, l’uso di pannelli solari consente alla luce naturale di penetrare all’interno, mentre l’uso di strutture a lisca di pesce risolve il problema della campata. D’altra parte, l’edificio utilizza il bambù come sistema protettivo. La sua disposizione verticale mostra una sequenza ricca e bella, equivalente ad una struttura a corda che crea una tensione inversa, raggiungendo infine il corretto equilibrio di forze contrarie per compensare la struttura.
L’intero progetto si basa sul concetto di “integrazione”, di interpretazione di paesaggi, persone, architettura e ambiente. L’elevato numero di elementi in bambù non influenza la circolazione dell’aria, poiché le fessure tra gli steli di bambù e le loro dimensioni sottili producono effetti di “permeabilità” e “integrazione”, rendendo il paesaggio circostante in armonia con la struttura, dando la sensazione di uno spazio aperto. Indubbiamente, il bambù è l’elemento che rappresenta magnificamente il dialogo con l’area circostante, mitigando l’impatto visivo e dando la sensazione che l’edificio stesse crescendo dal suolo come fosse una pianta.
Il fatto che gli elementi di bambù siano presenti dall’inizio alla fine nel progetto denota una natura ecologica. La natura cava del bambù è sapientemente usata per appendere bellissime lampade dello stesso materiale; inoltre, bambù e pannelli di paglia sono usati per costruire la facciata … L’architetto attraverso un uso sapiente del bambù, lo trasforma da semplice materiale locale alla definizione stessa di un linguaggio espressivo per la sostenibilità negli edifici.
Infatti, il bambù utilizzato nel progetto è stato trattato con processi specializzati incluso il restringimento mediante essiccazione, laccatura, ecc., Per migliorare la qualità e la durata del materiale, riducendo notevolmente i costi di manutenzione. Inoltre, il pavimento della Lecture Hall utilizza piastrelle per pavimenti riciclate, mostrando rispetto per la natura attraverso l’uso di materiali riciclati, in quanto uno dei principi dell’architetto è quello di essere responsabile per il futuro, permettendo all’architettura di interagire con l’ambiente circostante nel corso del tempo.