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Codice degli Appalti: affidamento diretto solo se motivato. Pronte le linee guida sui contratti sottosoglia

Le linee guida sui contratti sottosoglia regolano nel dettaglio le procedure da seguire a seconda delle fasce di importo dei contratti, come previsto dall’articolo 36, comma 7 del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). Nei contratti di importo inferiore a 40mila euro, sarà possibile optare per l’affidamento diretto. Bisognerà però garantire la concorrenza confrontando almeno due preventivi e motivando adeguatamente la scelta. Le stazioni appaltanti – scrive l’ANAC – devono innanzitutto tener conto delle piccole realtà imprenditoriali, trovando una formula che possa conciliare prestazioni di qualità con la massima apertura alla partecipazione di micro-imprese e Pmi. Inoltre – precisa ancora l’Anticorruzione – le stazioni appaltanti possono ricorrere alle procedure ordinarie anche negli appalti sottosoglia «qualora le esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto concorrenziale».  Al momento, lo ricordiamo, sono state pubblicate cinque linee guida. Quella sui servizi di ingegneria e architettura fissa le regole e i requisiti per la partecipazione alle gare di progettazione.
 A fine giugno sono state licenziate anche altre quattro linee guida:
– sul criterio di aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa, che dà alle Stazioni Appaltanti dei parametri di scelta dei concorrenti;
– sul direttore dei lavori
– sul direttore dell’esecuzione;
– sul Responsabile unico del procedimento (RUP).
Mancano gli ultimi ritocchi per le linee guida su commissioni giudicatrici, rating di impresa, monitoraggio dei contratti di partenariato pubblico privato e cause di esclusione.

LE LINEE GUIDA SUL SITO DELL’ANAC:
www.anticorruzione.it

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