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Attività culturali persi i fondi per la rigenerazione urbana del sottopasso di via Kennedy, responsabilità e fasi progettuali – di Carlo Gibiino

Dopo la narrazione dei fatti accaduti circa la potenziale perdita di fondi che sarebbero stati impiegati ai fini  della rigenerazione urbana del sottopassaggio sito tra la via Kennedy e la Piazza Grazia, leggiamo, con ulteriore nostro rammarico, che l’assessore all’urbanistica Giuseppe Tumminelli attribuisce il fallimento della proposta progettuale alla mancanza della presenza, nell’istanza inoltrata dall’associazione “Genius Loci Architettura” presso il protocollo del Comune di Caltanissetta, della scadenza dei termini e dell’allegato progetto,  palesando l’amministrazione comunale come priva di colpe e responsabilità. Vogliamo ricordare all’assessore Tumminelli che noi abbiamo inoltrato la richiesta il giorno 03 Marzo 2017 corredata da apposito progetto, e che abbiamo tutte le carte in regola per poterlo dimostrare, inoltre, nella nostra esperienza decennale nel mondo dell’associazionismo e nella presentazione di progetti non è mai accaduto che l’amministrazione non riuscisse a fare una riunione di giunta nell’arco di 27 giorni, o almeno questo è quello che ci veniva riferito da costanti e continue relazioni telefoniche con l’assessore alla cultura Carlo Campione, e di questi continui rinvii non ne conosciamo i motivi. E inoltre vogliamo chiarire ai cittadini, all’assessore Campione, il quale dichiara che – la giunta esaminerà subito la richiesta per cui l’associazione potrà partecipare all’altro bando che scade il 14 Aprile con l’altro progetto di 65.000 euro – , e alla giunta tutta, che ormai non ci sono più i tempi tecnici per partecipare all’altro bando, che peraltro prevedeva una dotazione finanziaria di 50.000 euro con scadenza il giorno 13 Aprile alle ore 13.00, in quanto la preparazione di una proposta progettuale seria coinvolge diverse delicate fasi tra le quali se ne fornisce un elenco non esaustivo per ovvie ragioni:

  • Analisi del contesto territoriale;
  • Risposta ai bisogni;
  • Caratteri distintivi;
  • Stato attuale di avanzamento e principali step da oggi alla realizzazione del progetto/avvio delle attività;
  • Approccio collaborativo e costruzione di reti;
  • Modalità con cui il progetto immagina di creare opportunità di occupazione e sviluppo del territorio;
  • Modello di sostenibilità;
  • Beneficiari;
  • Aree di responsabilità;
  • Il controllo del progetto nel tempo;
  • Budget;
  • Criteri di misurazione;

 

Se, come si è cercato di evidenziare, gestire un progetto è un’operazione complessa e impegnativa che impatta fortemente sul suo buon esito, vi sono aspetti organizzativi che possono aiutare a facilitare questo compito, o ad affrontare meglio le difficoltà – che inevitabilmente si verificano-, senza incrinare l’andamento complessivo del progetto.

Di seguito alcuni aspetti centrali:

  1. la creazione di una struttura tecnico-organizzativa che svolga funzioni di direzione, supervisione e coordinamento generale insieme al responsabile del progetto;
  2. l’adozione di strumenti volti a tenere maggiormente sotto controllo la realizzazione del progetto, anticipando l’emergere di imprevisti e difficoltà;
  3. la definizione di modalità di coordinamento dei soggetti a diverso titolo coinvolti nel progetto che permetta la definizione e condivisione di obiettivi, ruoli, compiti (risorse interne ed esterne, destinatari, stakeholder);
  4. l’adozione di strategie di comunicazione e coinvolgimento dei soggetti, sia quelli direttamente impegnati nelle attività progettuali, sia quelli che dalla realizzazione sono coinvolti in maniera più indiretta (cittadini, comunità locale).

La definizione di progetto più completa è quella proposta da R.D. Archibald “Il progetto è un’impresa complessa, unica e di durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e predefinito, mediante un processo continuo di pianificazione e di controllo di risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di tempo, costi e qualità” (R.D. Archibald, 2004, p. 7). Un progetto ha quindi risultati e prodotti determinati, tempi entro i quali le attività devono essere concluse e risorse definite per completare le attività.

Mettersi al tavolo di lavoro e stendere un documento, argomentandolo in modo adeguato, è tutt’altro che facile, e viste le difficoltà presentateci per la delibera di giunta, ad un certo punto abbiamo deciso, nostro malgrado e a ragion veduta, di abbandonare l’idea di partecipare all’altro bando scoraggiati dalle lungaggini burocratiche. I membri dell’associazione sono tutti liberi professionisti affermati, il tempo e le energie spese finora non sono mai state a scopo di lucro ma soltanto per il bene della nostra amata città. Concludiamo, per maggiore chiarezza, che ogni bando è diverso dall’altro per modalità, tempistiche ed esecuzioni, che una progettazione è composta da diversi aspetti concettuali e metodologici sui quali focalizzare l’attenzione per far sì che si creino le condizioni necessarie al fine di raggiungere i risultati attesi e che esso diventi una opportunità concreta, tutti aspetti che, se non adeguatamente pianificati e gestiti, possono compromettere la fase operativa e quindi far fallire il progetto.

Il Presidente

Ass. Cult. “Genius Loci Architettura”

Arch. Carlo Gibiino

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