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Canada: la nuova biblioteca progettata da Snøhetta

L’edificio è situato in un area urbana complessa, dove una linea della metropolitana attraversa il sito seguendo un percorso curvo a mezza luna, dividendo i due quartieri di Downtown e East Village. L’ingresso principale  si trova sopra la linea della metropolitana. Dolci pendii terrazzati si innalzano fino al cuore dell’edificio, consentendo alle persone che arrivano da ogni direzione di interagire con la biblioteca.


Architetti Snøhetta

Luogo Calgary, Canada

Area 22.300 mq

Anno 2018

Fotografie Courtesy of Snøhetta


Anfiteatri all’aperto immersi nelle terrazze forniscono posti a sedere per le persone. L’impianto che fa riferimento al paesaggio naturale autoctono disegna le montagne di Calgary nel paesaggio urbano. L’ingresso principale funge da giuntura tra i due quartieri e ristabilisce le connessioni visive e pedonali.

La facciata dinamica a triplo vetro è composta da un modello modulare esagonale che esprime gli obiettivi della biblioteca di fornire uno spazio che invita tutti i visitatori. Variazioni geometriche sulla forma esagonale si diffondono sulla superficie curva dell’edificio alternando pannelli di vetro e alluminio iridescente. Da queste emergono forme familiari: parti del modello potrebbero assomigliare a un libro aperto, a linee colorate simili a fiocchi di neve , che fanno riferimento alle idee del collettivo e della comunità.

L’intero volume dell’edificio è racchiuso nello stesso schema, consentendo a tutti i lati di funzionare come un prospetto principale. Questo vocabolario visivo continua al suo interno, assoggettandosi agli obiettivi di inclusione della biblioteca.

La geometria cristallina della facciata è scolpita per rivelare un ampio arco in legno che abbraccia i visitatori mentre si avvicinano. La forma dell’ingresso dell’edificio, fa riferimento agli archi di nuvole che si formano comunemente nella regione. Creata interamente con tavole di cedro rosso occidentale della vicina British Columbia, la sua forma e consistenza organica riducono il grande edificio a una scala tattile e intima. Visibile dall’esterno dell’edificio è l’atrio principale, che invita le persone ad entrare.

Le doghe in legno rivestono il perimetro dell’atrio aperto, sagomato in pianta come un’ellisse appuntita, che funge da dispositivo di orientamento per le persone che riescono a cogliere rapidamente la logica organizzativa della biblioteca. All’interno, la struttura in cemento viene lasciata a faccia vista e incompiuta. Il ritmo delle travi e delle colonne ricorda una stoà, colonnato a cielo aperto dell’antica architettura greca che fungeva anche da spazio di aggregazione e scambio intellettuale. La crudezza della tavolozza dei materiali ha lo scopo di dare alle persone la sensazione che la biblioteca sia un luogo di incontro culturale, piuttosto che un deposito di libri.

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