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Théodore Gouvy Theatre by Dominique Coulon & associés, Freyming-Merlebach, Francia

Freyming-Merlebach è una città con un passato sostanzialmente industriale, in una parte della Lorena sviluppatasi nel XIX secolo e guidata, appunto, dall’industria carboniera. Dalla chiusura delle miniere negli anni ’90, questa parte della Francia nord-orientale ha visto un forte aumento della disoccupazione, e la cultura è vista come una possibilità per risolvere le difficoltà sociali ed economiche che accompagnano la città, come è avvenuto nella vicina regione della Ruhr. Il teatro storico di Freyming-Merlebach si era deteriorato e una serie di crepe affioravano rendendo l’edificio anche pericoloso. Il vecchio auditorium da 500 posti doveva essere sostituito, ed era diventato anche troppo piccolo.

© Eugeni Pons

Il luogo scelto per il teatro ‘Théodore Gouvy’ si trova in Place des Alliés, a Freyming-Merlebach. Le autorità municipali erano desiderose di dare una nuova spinta a questo settore in evoluzione, che è vicino al centro città ma anche al nuovo municipio e ad un centro commerciale. È una posizione di rilievo, con una capacità di parcheggio sufficiente. Il teatro è diventato un simbolo di rinnovamento della città e la sua posizione sta generando un nuovo spazio pubblico nel centro città. La programmazione del teatro è pluridisciplinare, coprendo ogni area dell’esibizione dal vivo: teatro classico (incluso l’uso di set di grandi dimensioni), teatro contemporaneo, teatro musicale e opera, danza, ecc. Il teatro “Théodore Gouvy” offre ai residenti locali un Auditorium da 700 posti, con aree dedicate per artisti e logistica.

© Eugeni Pons

Il teatro instaura un dialogo energico con l’eterogeneo paesaggio urbano, modellandosi per adeguarsi al contesto e alla logica dei flussi esistenti. Si erge su una base, accanto ai nuovi uffici comunali; la sua forma insolita e le sue dimensioni gli conferiscono una silhouette vaporosa, le cui linee garantiscono una transizione visiva tra le varie parti mantenendo un costante rapporto con le dimensioni della città. L’interesse del visitatore è catturato dall’animazione dei volumi: nella parte superiore, il foyer è sfalsato per indicare l’ingresso, mentre nella parte inferiore gli elementi trasparenti lasciano intravedere la ricchezza di percorsi interni e invitano il visitatore ad entrare.

© Eugeni Pons

L’uniformità dell’intonaco non trattato e la morbidezza del pavimento in moquette contribuiscono alla sensazione di trovarsi in una specie di bozzolo. La luce naturale esalta i vari volti e ne rivela la forma e le dimensioni. Il percorso per raggiungere l’auditorium è quindi deliberatamente spettacolare e teatrale.

© Eugeni Pons

L’auditorium è in forte contrasto con le superfici sfumate dell’involucro esterno. L’edificio si presenta alla città con una facciata bianca immacolata, mentre il foyer è nei toni del beige. L’auditorium da 700 posti costituisce una rottura completa con i foyer. Rosso, rosa e arancio conferiscono densità allo spazio, affermandolo come la caratteristica principale del progetto, con il colore che sancisce l’idea di performance.

© Eugeni Pons
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