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Guardian Art Center in Beijing by Büro Ole Scheeren, Beijing Shi, China, 2017

Al centro del Guardian Art Center, uno spazio espositivo privo di colonne di 1700 metri quadrati consente la massima flessibilità e versatilità, mentre le ampie aree espositive del secondo piano ampliano ulteriormente il museo. Due grandi sale espositive nel seminterrato offrono un ambiente più specifico e formale, completando la varietà tipologica degli spazi. Attorno si sviluppano una serie di stanze più piccole ed interconnesse per accogliere funzioni di supporto e libera le sale centrali dell’edificio dagli obblighi secondari.

© Iwan Baan

I due spazi principali senza colonne sono impilati al centro e consentono una moltitudine di utilizzi: i controsoffitti e i meccanismi semplici e versatili offrono una facile adattabilità. Questi due spazi creano una grande corte all’interno dell’edificio, uno spazio talmente grande dove qualsiasi cosa può accadere.

The Guardian Art Center rappresenta un nuovo concetto ibrido per un’istituzione culturale che trascende le definizioni tradizionali di uno spazio di arte contemporanea. Unire la visualizzazione e la presentazione dell’arte nei suoi spazi museali con le capacità multifunzionali delle sue sale espositive e di aste consente praticamente qualsiasi tipo di utilizzo ed evento.

© Iwan Baan

La perfetta integrazione di numerosi ristoranti e di un hotel da 116 camere nell’anello principale dell’edificio con vista sulla Città crea un concetto di stile di vita onnicomprensivo incentrato sull’esperienza dell’arte e della cultura. Questo progetto è incentrato sulla questione di come risolvere e sintetizzare la eterna tensione tra valori del passato e potenzialità del contemporaneo.

© Iwan Baan

Il design inscrive con cura l’edificio nel suo contesto circostante, in una delicata interpretazione architettonica che fonde storia e tradizione con una visione contemporanea per il futuro di uno spazio artistico culturale. I volumi “pixelati” della parte inferiore dell’edificio si riferiscono sottilmente al tessuto urbano storico adiacente, facendo eco al grano, al colore e alle dimensioni intricate degli “hutong” di Pechino, costruendo sull’ambiente circostante e “stratificando” nella sua base i sedimenti della storia. La porzione superiore dell’edificio risponde alla scala più ampia della città contemporanea circostante, sotto forma di un “anello” che crea un cortile interno all’edificio e risuona ulteriormente con la tipologia prevalente delle case a corte di Pechino. Combinando l’intimo e il monumentale e creando una diversa collezione di spazi all’interno di questa struttura, l’edificio si integra nell’ambiente storico e culturale sensibile e risuona con la forza e l’imponente presenza attraverso una monumentalità esplicitamente sottovalutata.

© Iwan Baan
© Iwan Baan
© Iwan Baan

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